Mostra: “Il corpo e l’anima. Da donatello a michelangelo” – Castello Sforzesco Milano
Dal 21 luglio al 24 ottobre 2021 nelle Sale Viscontee del Castello Sforzesco di Milano in mostra “il corpo e l’anima. Da donatello a michelangelo. Scultura italiana del Rinascimento“
Dal 21 luglio sino al 24 ottobre nelle Sale Viscontee del Castello Sforzesco di Milano la mostra “Il Corpo e l’Anima, da Donatello a Michelangelo. Scultura italiana del Rinascimento”, promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Castello Sforzesco, Musée du Louvre e realizzata grazie a Civita Mostre e Musei, con il sostegno di Fondazione Cariplo.
21 luglio – 24 ottobre 2021
mostra
il corpo e l’anima. Da donatello a michelangelo. Scultura italiana del Rinascimento
location
Castello Sforzesco – Milano
prodotta da
Comune di Milano-Cultura, Castello Sforzesco, Musée du Louvre
biglietti
VivaTicket

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La mostra
Un affondo su oltre sessant’anni di storia dell’arte, dal ritorno di Donatello a Firenze nel 1453 fino alla morte dei più perfetti interpreti del Rinascimento, Leonardo e Raffaello, scomparsi rispettivamente nel 1519 e nel 1520.
Sessant’anni durante i quali i maestri del Rinascimento hanno scavato la materia per far emergere “i moti dell’anima”, i tormenti e le tensioni, i palpiti, per rendere ancora più viva l’emozione.
Sessant’anni di opere strappate al marmo, modellate nella terracotta, intagliate nel legno, fuse nel bronzo, in un percorso che trova il suo apice nella “Pietà Rondanini”, sulla quale Michelangelo lavorò fino alla sua morte, avvenuta nel 1564.
Il percorso è stato studiato e progettato congiuntamente da Musée du Louvre e Castello Sforzesco, in particolare da Marc Bormand, conservatore al dipartimento delle sculture del Louvre; Beatrice Paolozzi Strozzi, direttrice del Museo del Bargello dal 2001 al 2014; e Francesca Tasso, conservatrice responsabile delle Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco di Milano.
In mostra 120 opere provenienti dai più importanti musei del mondo: dal Metropolitan Museum di New York al Kunsthistorisches Museum di Vienna, dal Museo Nacional del Prado di Madrid al Museo Nazionale del Bargello di Firenze, dal Victoria&Albert Museum di Londra alla “Her Majesty the Queen Elisabeth II from the British Royal Collection”, oltre che, naturalmente, dal Musée du Louvre e dalle raccolte civiche del Castello Sforzesco.
Sezioni
La mostra è articolata in quattro sezioni e si sviluppa nelle Sale Viscontee pressoché lo stesso percorso ospitato al Louvre, a parte l’ultima sala che vedeva esposti a Parigi gli Schiavi (o Prigioni) e a Milano la Pietà Rondanini: entrambe opere di Michelangelo, entrambe inamovibili.
- Guardando gli antichi: il furore e la grazia
Il furore e la grazia costituiscono il primo grande tema trattato nel percorso. L’interesse per le composizioni complesse e per l’esasperazione dei movimenti del corpo diventa prevalente in numerosi scultori e verrà documentato attraverso opere di Antonio del Pollaiolo, Francesco di Giorgio Martini o Bertoldo, fino ad arrivare a Verrocchio, Leonardo e Gianfrancesco Rustici, mettendo in gioco sia la complessità della forza muscolare e le torsioni del corpo maschile, sia l’effetto espressivo delle più intense passioni dell’anima. All’opposto, eleganti drappeggi permettono agli artisti di rivelare il fascino della figura umana, la cui leggerezza èmessa in valore dal movimento di abiti e di veli, in una pratica di svelamento che arriva poi alla rappresentazione della grazia attraverso il nudo, sia femminile sia maschile. - L’arte sacra: commuovere e convincere
Commuovere e convincere diventano le due parole chiave nella scultura religiosa: in seguito al lavoro compiuto da Donatello intorno al 1450, l’emozione e i moti dell’animo prendono posto al centro delle pratiche artistiche, nella volontà di toccare profondamente, persino violentemente l’animo dello spettatore. È quindi un vero teatro dei sentimenti quello che si dipana in Italia settentrionale tra 1450 e 1520, in particolare nei gruppi di “Deposizione del Cristo”, come quelli di Guido Mazzoni in Emilia e di Giovanni Angelo del Maino in Lombardia.
Questa ricerca del pathos religioso s’incarna anche nelle commoventi figure di Maria Maddalena o di san Gerolamo che fioriscono in Italia in questa stagione. - Da Dionisio ad Apollo
Tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, la riflessione instancabile sull’antichità classica si esprime nelle opere elaborate a partire dai grandi modelli classici come il “Laocoonte” o lo “Spinario”, muovendosi tra i due estremi dell’apollineo e del dionisiaco.
Contemporaneamente a ciò che avviene nell’ambito della pittura – si veda lo stile dolce di Perugino o del giovane Raffaello – la scultura sviluppa la ricerca di una nuova armonia che trascende il naturalismo dei gesti e dei sentimenti estremi: si verifica questo in modo particolarmente evidente in Veneto e in Lombardia (con Riccio, l’Antico, il Moderno, Cristoforo Solari, Antonio Lombardo, fino a Bambaia), ma questa ricerca di bellezza espressiva s’incarna con uguale forza anche in Toscana (Jacopo Sansovino, Baccio da Montelupo, Andrea della Robbia). - Roma “Caput mundi
A partire dalla fine del secolo, si ritorna a Roma, caput mundi, dove Michelangelo è alla ricerca di una sintesi formale che integri la conoscenza scientifica del corpo, l’ideale assoluto di bellezza e la volontà di superare la natura con l’arte: questa sua ricerca è raccontata nel percorso che, dal classicismo giovanile del “Cupido”, e attraverso il titanismo degli “Schiavi” (o “Prigioni”, esposti a Parigi), approda all’ineffabile e al sublime della “Pietà Rondanini”, che può essere ammirata (solo) a Milano.
Info
Quando:
Dal 21 luglio sino al 24 ottobre 2021
10 – 19.30 da martedì a domenica
Lunedì chiuso
Ultimo ingresso ore 18.30 (solo visitatori già in possesso di biglietto. La biglietteria chiude alle ore 16.30)
Biglietti:
da 8,00 euro
vivaticket
Location:
Castello Sforzesco
piazza Castello (quartiere Duomo)
20121 – Milano
Sito Web: www.milanocastello.it
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